“Nella settecentesca dimora dei Valserra sul lago di
Como, Fabrizio in una notte di fine estate ritrova un antico libretto nascosto
nel cassetto di una scrivania, posta nella biblioteca della villa. E’ un diario”.
Comincia così questo nuovo romanzo di Carlo Salvioni che porterà il lettore nel
clima delle repubbliche democratiche dell’Italia alla fine del XVIII secolo e
poi addirittura nella terra dei Faraoni, al seguito della spedizione guidata
dal generale Bonaparte. La successione degli eventi, che si rincorrono a ritmo
serrato, cambierà in modo irreversibile il corso della Storia e darà origine a
una nuova scienza: l’Egittologia. Monaco benedettino, sfratatosi durante la
rivoluzione bergamasca del 1797, giacobino, conoscitore delle lingue antiche e
orientali, Alessandro Valserra, antenato di Fabrizio, è il protagonista di
questa narrazione. La sua sarà una vicenda di affrancamento dai dogmi e dalle
polverose dottrine dell’antico regime, con in più il gusto dell’avventura e
delle scoperte archeologiche, alla ricerca di quella felicità, che solo una
società fondata sulle idee di libertà, uguaglianza e merito poteva garantire. O
così sembrava. Come tanti giovani del suo tempo Alessandro Valserra è sedotto
dal mito napoleonico e la sua dedizione alla vicenda del grande Corso
proseguirà anche durante il Consolato e l’Impero, fino alla definitiva
conclusione di quello straordinario destino e anche oltre, nella fedeltà di una
condivisione, cui non seguiranno abiure né pentimenti